Il mobile payment è in rapida
ascesa e adesso anche i social network potranno essere utilizzati per
scambiare denaro tra privati. Molti sono gli attori presenti sulla
scena, ma non bisogna dimenticare il ruolo delle banche e le esigenze
dei venditori.
Il sistema di pagamento tramite mobile payment è in forte crescita. |
Il mercato del mobile payment è in
fermento. A confermarlo è una ricerca condotta da Ipsos per Paypal,
che mostra come il giro di affari in questo settore stia crescendo
esponenzialmente. Le stime infatti prevedono che si passerà da 102
miliardi di dollari circa registrati nel 2013, ad oltre 290 nel 2016.
Il merito di questo trend si spiega con l'utilizzo sempre crescente
degli smartphone e tablet, che ormai stanno velocemente rimpiazzando
i pc. Nel 2014 l'86% dei consumatori adoperava pc
fissi per gli acquisti, il 9% smartphone e il 5% tablet. Le stime per il 2016
prevedono invece un calo per i dispositivi fissi che scenderanno al
79% e una crescita per gli altri due, che arriveranno rispettivamente
al 14% e al 7%. I grandi colossi della Silicon Valley e non solo, si
stanno preparando per diventare i protagonisti di quella che sembra
essere una vera e propria rivoluzione nel sistema dei pagamenti.
Vediamo un po' di fare chiarezza su tutti i principali aspetti della
questione.
Samsung Pay, Android Pay
ed Apple Pay
I tre colossi dell'elettronica non
potevano ovviamente non farsi strada nel settore del mobile payment e
la sfida tra di loro sembra davvero agguerrita. Tutti e tre infatti
hanno adottato e stanno perfezionando i loro dispositivi, al fine di
rendersi competitivi nel mercato della spesa mobile. L'azienda
coreana ha lanciato Samsung Pay, che sbarcherà negli USA in estate,
disponibile con i modelli Galaxy S6 e S6 edge. Samsung Pay è una
piattaforma realizzata grazie all'integrazione con LoopPay, una
società specializzata nella spesa mobile tramite l'utilizzo del
protocollo MST, alla base delle bande magnetiche, e grazie ad accordi
con Visa e Mastercard. Un grande vantaggio di Samsung, che è dotato
sia della tecnologia NFC sia del protocollo MST, è che permetterà
così agli utilizzatori di poter pagare in tutti gli esercizi
commerciali dotati sia di POS tradizionale, sia di quello
contactless. Il dispositivo inoltre prevederà l'autorizzazione dei
pagamenti tramite impronta digitale o codice di sicurezza, previa
registrazione delle proprie carte di credito, debito o prepagate
nell'app.
Samsung Pay permetterà di effettuare pagamenti sia con i POS tradizionali che con quelli contactless. |
Android Pay si configura per essere
quello con le possibilità maggiori, in quanto 8 telefoni ogni 10
venduti sono Android. Pare però che, a differenza di Samsung ed
Apple, Android Pay non servirà per pagare fisicamente nei negozi, ma
per effettuare transazioni online, diventando così un'evoluzione di
Google Wallet, lanciato nel 2011.
Apple Pay funziona invece sui modelli
iPhone 6 e iPhone 6Plus, che presentano il supporto alla tecnologia
NFC, mentre quelli precedenti potranno sfruttare questo servizio
tramite l'Apple Watch abbinato, che permetterà di pagare in mobilità
senza neanche dover tirare fuori il cellulare. Il grande problema di
Apple Pay però, è che può essere accettato solo dai POS adeguati
alla tecnologia NFC, a cui però la maggior parte dei rivenditori non
si è ancora convertita.
Anche lo scambio di denaro
diventerà social
Quella che risulta essere però la vera
novità, è l'entrata dei principali social network nel mondo dei
pagamenti elettronici. Il 18 marzo Facebook ha annunciato l'arrivo di
un sistema per inviare denaro agli amici tramite Messanger, che si
chiamerà Facebook Pay. Per il momento il lancio avverrà solo negli
Stati Uniti, ma presto potrebbe estendersi al resto del mondo.
Anche gli avversari di Facebook sono agguerriti. Snapchat, dallo
scorso novembre, permette di inviare denaro utilizzando il servizio
Snapcash. Meno conosciuta, ma con un futuro promettente, è Venmo,
un'app che si scarica sullo smartphone, si collega al conto corrente
e si sincronizza con i propri contatti Facebbok, permettendo lo
scambio di soldi tra privati. Il potenziale per Venmo è davvero
grande, in quanto è stata lanciata nel 2001 e adesso, dopo una serie
di passaggi di acquisizione, è entrata a far parte di casa Paypal.
Anche Twitter l'anno scorso è sbarcata
nel mercato dei pagamenti online tra privati. Il servizio al momento
è disponibile solo in Francia e prevede un semplice tweet per
inviare soldi ai propri contatti. Il vantaggio in più di cui si
avvale Twitter per effettuare l'invio di denaro, è l'accordo con la
banca francese Bcpe, che rende sicura e certifica la transazione.
Facebook Pay è il nuovo servizio che permette di scambiare denaro tra privati tramite Messanger. |
E le banche?
Sorge spontanea una domanda: le banche
staranno a guardare? C'è da dire che per il momento i grandi colossi
tech non vogliono sostituirsi alle banche, ma semplicemente essere un
veicolo per facilitare i pagamenti. Bisogna anche tenere presente che
le transazioni economiche dispongono di regole molto stringenti, che
non sarà facile sormontare. Tuttavia, anche gli istituti bancari si
stanno adeguando ai tempi. Esiste il caso tutto italiano di Jiffy, un
servizio di mobile payment bancario. Jiffy
è un'app che consente di trasferire denaro dallo smartphone ai
propri contatti associando il codice Iban al conto del numero di
telefono. Al momento sono più di 10 le banche che hanno aderito al
progetto, tra cui Intesa Sanpaolo, Ubi e Mediolanum.
Jiffy è un'app per il mobile payment creata in collaborazione con diverse banche italiane. |
Ultimi ma non ultimi: i
venditori
Se fino ad adesso però ci siamo messi
solo dalla parte dei consumatori, che hanno l'esigenza di rendere la
loro vita e le loro transazioni sempre più semplici e veloci, occorre però tenere presente anche i bisogni dei venditori, che esigono la validità e l'efficacia delle transazioni. A questo
proposito è nato il servizio PayPal Here, che verrà lanciato in
estate nel Regno Unito e in Australia e a fine anno negli Stati Uniti. Si tratta di un lettore di carte chip e Pin abilitato NFC, che
si collegherà con un dispositivo mobile via Bluetooth e consentirà
di effettuare e accettare pagamenti sicuri tramite app.
In un mondo in continua evoluzione
anche il Dio Denaro deve stare al passo e diventare smart. Nei
prossimi anni il mobile payment e le nuove modalità di effettuare transazioni economiche
saranno sempre più veloci e semplici. E voi, utilizzate già
qualcuno di questi servizi? Vi fidate delle transazioni tramite
mobile payment?
Photocredits:
1. Mashable
2. NFC World
3. Finance Innovation
4. Pionero
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